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al testo di Carlo Ricci
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E buttiamoli giù questi muri, questi assetti razionali prima che tutto venga pensato prima che venga asciugato dal maestrale, e anneghiamoci nelle pinte dei pub, e avremo i movimenti insicuri della terra. Avrai.
Avremo aspetti indecifrabili, cercherò poesie che ci salvano basterà solo sfiorarsi e tutto sarà più colmabile; prendiamoci una nota alta da questi resti già i tamburi ci scandiscono i nomi, poi urlando per le strade deserte getteremo a turno le vesti. Ci daremo i corpi, prima che le luci ci distraggano prima che i semafori serrino gli incroci. Notte
ti portiamo due respiri due labbra, un languore. |
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